Giovanni Truppi — 19 Gennaio

    	    	Вступление

[Intro]
E

[Verse 1]
E
E dimmi di te: che cosa mi racconti?
G#m               A
Quanti amici hai? Quanti dolori hai?
E
Quanti pacchetti di sigarette ti porti dietro 
                      G#m           A
Quando parti e non lo sai quando ti fermi?
A
Metti sempre poca lingua quando baci?
E
E stai ancora sempre zitta zitta zitta zitta?
A                          E           B
E ancora non hai voglia di farlo di mattina?
              A                          E
Come sarei contento se tu fossi una piuma

[Verse 2]
E
Io, sinceramente, pensavo che mi aspettavi 
         G#m                         A
o almeno non che ti fidanzavi subito 
 E
con quel tuo compagno di università, 
quello che io che non mi ricordavo mai i nomi dei tuoi compagni di università
                                            G#m                      A
quello che quando volevo dire quello dicevo quello: quello che sembra ricchione.
A
Si lo so che un anno e mezzo non è subito,
E
io però c'ho ancora sempre freddo quando devo cantare.
A                               E                  B
Poi canto e mi riviene caldo, e allora mi rispoglio.
          A                                       E
Come sarei contento di sapere quello che è meglio.

[Chorus]
A
Io oggi lo odio: preferivo ieri,
                  E
anche se poi lo sapevo che tanto oggi veniva.
   A
E pure preferisco domani
                  E
che comunque lo so che non sarà meglio di oggi.
G#m                             A
Anzi: sarà peggio. Ma almeno domani sarà domani, domani, domani
G#m                                       A
invece oggi sto qui, ad aspettare che domani arrivi
e faccio le valigie, ed è domenica, e tu sei ancora qua.

[Verse 3]
E
Da quando non ci sei guardo le tette a tutte.
G#m                                  A
Senza pudore: anche alle vecchie se ce le hanno abbastanza grosse.
E
E poi mi vengono degli attacchi, tipo di dire le cose più terribili a qualcuno.
G#m                    A
Solo per fargli male, giusto per provare.
A
E tu adesso dimmi che sono bello e mi vuoi bene,
E
sennò faccio il pazzo fino a dopodomani.
A
Fammi un lento ghirigoro tra i capelli,
E                                   B
fammi tre o quattro carezze, parlami piano piano.
                   A                               E
Dammi un bacio leggero. Dai, avanti, dammi un bacino.

[Chorus]
A
Io oggi lo odio: preferivo ieri,
                  E
anche se poi lo sapevo che tanto oggi veniva.
   A
E pure preferisco domani
                  E
che comunque lo so che non sarà meglio di oggi.
G#m                             A
Anzi: sarà peggio. Ma almeno domani sarà domani, domani, domani
G#m                                       A
invece oggi sto qui, ad aspettare che domani arrivi
e faccio le valigie, ed è domenica, e tu sei ancora qua.

[Verse 4]
E
Ma ti incontrerò, ti rivedrò, ti spremerò la faccia ed i capelli,
                    G#m                     A
e ti chiederò che hai fatto, e che pensi adesso di tutte le cose.
E
Quanto tempo si perde a cercare di essere diversi da quello che si è,
G#m
ti ricordi quando a pasqua siamo andati a Lipari e tu per venire 
A
avevi squagliato gli ori della comunione e non me l'avevi detto?
A                          E
Io, tante cose che pensavo non sono più le stesse.
A
Forse me lo puoi dire tu:
E                      B
se mi sono tradito, o sono cresciuto.
A
Che banalità: tutte queste cose che pensavamo fossero solo nostre alla fine le vivono, le piangono
                                                              E
(sentendosi tra l'altro unici), diecimila altre coppie di c*****i.		
    

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